A 360° / Il direttore sportivo dell'Oltrepo, Nicola Raso, artefice massimo, al pari di mister Maurizio Parolini, del "miracolo" salvezza anticipata al primo anno di serie D, non lascia trascorrere troppe ore dall'impresa concretizzatasi con gli ulteriori 3 punti ottenuti nel turno di anticipo pasquale con il Vado, per dire la sua sull'annata e soprattutto a far intendere cosa potrebbe accadere nell'immediato futuro, suo e del club biancorosso.
BRONI _ Ha scelto i canali web di BEPITV e di TUTTOCAMPO per dire la sua. Per raccontare una stagione "miracolosa" e per svelare, o far capire, quello che potrebbe riservare l'immediato futuro, suo e dell'OLTREPO' FBC che ha compiuto la grande (e insperata, forse più per gli altri che per il club biancorosso) di raggiungere la salvezza diretta addirittura a 180' dalla fine. Il quarto successo consecutivo conseguito con il Vado nell'anticipo del turno pasquale di giovedì 17 aprile, ha infatti sancito il raggiungimento del traguardo a 180' dalla fine, scongiurando play out e quindi code velenose di fine stagione.
Il direttore sportivo Nicola RASO ha parlato di tutto, ripercorrendo la stagione e dicendo a chiare lettere che si è "chiuso un ciclo" per quanto lo riguarda e che è ancora prematuro dire se, se ne aprirà un altro.
RIassiumiamo i suoi concetti:
STAGIONE DI "PESO"; "Siamo riusciti a dare seguito al campionato vinto l'anno scorso con un gruppo di ragazzi che ha dimostrato giorno dopo giorno il proprio valore".
STAGIONE CONDIZIONATA: "L’annata è partita con problemi economici che durante il corso della stagione per il 90% sono stati sistemati e quindi dall’inizio abbiamo deciso di fare una squadra sostenibile. A quel punto, non fermandosi più nessuno degli artefici dell’anno scorso, che comunque ringrazierò sempre perchè si sono dimostrati professionisti e hanno capito la situazione, si è cambiato molto rispetto a come costruivamo di solito le squadre".
NESSUN DUBBIO: "Vedendoli lavorare sono sempre stato convinto delle qualità di staff e calciatori e non ho mai messo in discussione nessuno, neppure dopo quella serie di sconfitte nel girone di andata e poi in quello di ritorno".
SI CHIUDE UN CICLO: "Penso che ormai il mio ciclo si sia chiuso dopo 6 anni di Varzi e 3 di Oltrepò. Ho fatto una finale playoff il primo anno di Oltrepò, l’anno scorso ho vinto il campionato, quest’anno ho raggiunto la salvezza, quindi ho dato tanto. Ora non penso al futuro perchè dovrei sedermi a un tavolo e capire quali siano i progetti futuri, ma un ciclo sicuramente lo abbiamo chiuso. Adesso vedremo se ne apriremo un altro, se non si aprirà, se si aprirà da un’altra parte. Se uno ritiene di non poter dare nulla in più deve lasciare il passo perchè il progetto Oltrepò comunque va avanti”.
PIU' FORTI DELLE DIFFICOLTA': "Se veramente si vuol far nascere un progetto non si può ogni anno cambiare le persone. Noi siamo andati avanti e abbiamo creduto nello staff anche nei momenti duri, la società ci ha dato fiducia perchè alla fine io faccio più parte dello staff che della società essendone il capo. I giocatori abbiamo cercato di aiutarli nei momenti difficili e quindi mi sento di dire, a chi non credeva in questi ragazzi, di vederli per il loro valore, che è altissimo. Per loro è solo l’inizio perché l’Oltrepò per loro non deve essere un punto di arrivo ma di partenza, e spero di vederli in categorie importanti”.
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Nicola RASO, ds e OSSERVATORE SPORTIVO